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LA MIGLIORE VERSIONE DI ME

LA MIGLIORE VERSIONE DI ME

  • Spettacolo teatrale
    di e con Silvia Frasson
    disegno luci di Carolina Agostini
    disegno grafico locandina Gea Testi

 

Sabato 8 ottobre

Teatro San Matteo, Vicolo San Matteo 2 , Piacenza

ingresso libero, è gradita la registrazione

Mi è sempre difficile presentare uno spettacolo, dopo averlo scritto e ideato.
Tutto quello che ho da dire lo porto in scena e il lavoro è cercare di “restituirlo” nel modo migliore possibile.
Mettermi a disposizione di quelle storie ascoltate, di quella confidenza che mi è stata donata da persone che mi hanno aperto la porta della loro vita, raccogliere le loro testimonianze, è stato per me un grande privilegio. Ringrazio fortemente tutte le persone con cui ho parlato.

Lo spettacolo è un'intrusione in un mondo di relazioni d'amore. E quando si ha a che fare con le cose dell'amore è un po' come camminare a piedi nudi su un pavimento dove si è appena rotto un bicchiere. Ci vuole attenzione. E non bisogna aver paura di farsi male. Se hai paura tremi, scivoli e cadi.
Invece, questo mestiere di raccontare storie mi ha insegnato che se c'è qualcosa di cui si ha paura, è proprio di quello che bisogna scrivere. Se hai paura scrivi, salta, vola.
E raccontare storie mi ha sempre aiutato ad affrontare le paure.

La sofferenza dei bambini è la cosa che più mi fa paura in assoluto, non mi sarei mai sentita pronta a guardarla. E siccome le storie mi vengono a cercare, mi scovano e mi afferrano prepotenti senza lasciarmi scampo, eccomi qua
si vede che questo era il tempo.

Troppo spesso si usa l'espressione “amore incondizionato”.
Ad un certo punto della ricerca ho pensato che l'unico vero amore incondizionato fosse quello dei figli verso i genitori naturali.
Poi ho di nuovo cambiato idea, perché anche in questo caso è vero solo in parte. Quando cresciamo, anche noi figli, siamo in grado di riconoscere dove non sia più il caso di mettere e cercare amore. Arriva un punto della vita in cui si può accettare che persino l'amore dei genitori è una cosa che si sceglie, si costruisce, che si può perdere, che a volte si ritrova, a volte no.
E arriva un punto nella vita in cui si impara a guardare, a riconoscere e a seguire solo chi ci ama, chiunque esso sia.
Questo spettacolo è una martellata contro il muro delle definizioni, degli stereotipi, delle consuetudini, dei ruoli non scelti ma assunti per i casi della vita.
E crollato quel muro, si spalancano mille possibilità di amare e di amore.

 

Silvia Frasson