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Affido familiare

CHE COSA E' L'AFFIDO FAMILIARE?

L’affido è un intervento psico sociale di aiuto e sostegno temporaneo e consiste nell’accoglienza di un minore presso un nucleo familiare o una persona disponibile qualora la famiglia d’origine si trovi ad attraversare un momento di difficoltà: offre al bambino altri genitori e fratelli, “una famiglia in più”, per un determinato periodo di tempo e rientrare nella propria famiglia d'origine quando le condizioni lo permetteranno.

L’affidamento non modifica la natura giuridica del rapporto tra il bambino e i suoi genitori naturali e la famiglia affidataria si trova a svolgere un compito di cura, affettivo e educativo importante ma senza mai sostituirsi completamente alla famiglia d’origine.

Oltre a garantire una situazione di stabilità familiare, esso deve cercare di facilitare, in accordo con il progetto definito dai Servizi sociali e/o dal Tribunale dei Minori, il rapporto tra il bambino e la sua famiglia d’origine. Con l’affido la famiglia d’origine viene temporaneamente sollevata da una parte delle sue funzioni genitoriali per consentirle di “ristrutturarsi”, di riacquistare la capacità di gestire il proprio ruolo, di riorganizzare le proprie risorse e di rimuovere gli ostacoli che rendono difficile la propria capacità relazionale e genitoriale.

Questo è un aspetto affascinante: quando si accoglie un bambino in affido bisogna prepararsi ad accogliere proprio lui, ad accogliere il legame che naturalmente avrà con la sua famiglia, ad accoglierlo con tutta la sua storia individuale e familiare con l’obiettivo di cercare di comprenderlo nella sua integralità.

 

LE FORME DI AFFIDAMENTO

A tempo pieno:
nei casi di difficoltà familiari più gravi si offre al bambino la possibilità di vivere in un ambiente più sereno e rassicurante con il trasferimento del minore nel nuovo nucleo accogliente, garantendo i rapporti con la famiglia d'origine, nei tempi e modi stabiliti dal Servizio Sociale .

A tempo parziale:
E' un’accoglienza del bambino/ragazzo solo in alcuni momenti della giornata e/o per i fine settimana e/o per le vacanze, ecc, sempre secondo quanto stabilito dal progetto dei Servizi sociali.

La durata dell’affidamento può variare e viene definita di volta in volta secondo il progetto di affido. La Legge 149/01 prevede un periodo massimo di due anni prorogabile dal Tribunale per i Minorenni.

CHI PUO' DIVENTARE AFFIDATARIO?

Famiglie con figli, coppie sposate o conviventi, persone singole.

L'affidamento è una forma di aiuto che può essere offerta da tutti coloro che siano in grado di garantire un sostegno di cura, affettivo ed educativo al minore e abbiano la consapevolezza di svolgere un ruolo sociale importante, mantenendo la continuità dei rapporti con la famiglia di origine.

Non sono fissati particolari vincoli d’età degli affidatari rispetto al minore accolto.

IL PERCORSO

Chi desidera avvicinarsi all'esperienza dell'affido può rivolgersi all' Assistente Sociale del Comune di residenza.

Un’equipe di operatori psico sociali valuta l'idoneità di coloro che si rendono disponibili ad accogliere un minore attraverso incontri e colloqui di conoscenza e, successivamente, propone il progetto di Affidamento Familiare che sarà poi formalizzato con provvedimento amministrativo del Comune, se c'è il consenso dei genitori o del tutore, o con decreto del Tribunale per i minorenni, per le situazioni familiari più gravi.

 

GLI AFFIDATARI E LA FAMIGLIA D'ORIGINE NON SONO SOLI

Essi sono sostenuti e seguiti per la risoluzione delle difficoltà da parte degli operatori dei servizi (psicologo e assistente sociale).

Per tutti i protagonisti dell’affido sono previsti gruppi di incontro a scopo informativo, formativo, di ascolto, di confronto sull’esperienza, anche attraverso la collaborazione di associazioni familiari del territorio.

Su specifica richiesta degli affidatari, le associazioni familiari possono mettere a disposizione del Servizio sociale le proprie risorse competenti, per svolgere opera di sostegno educativo e psicologico, agevolare i rapporti con la famiglia di provenienza ed il rientro del minore nella stessa, secondo le modalità più idonee.

Alla famiglia affidataria vengono inoltre garantiti un contributo economico e una copertura assicurativa da parte del Comune.

In caso di affido a tempo pieno, la famiglia affidataria ha diritto di usufruire dei congedi per maternità e parentali a far tempo dalla data di ingresso del minore nella famiglia.